Ode al Cavalletto
“Il cavalletto è un oggetto anonimo, un servo muto che aiuta da sempre l'uomo a svolgere molte attività e mestieri. Uno strumento essenziale fatto di pochi elementi che lavorano strutturalmente in maniera molto efficace, rendendo questa tipologia una sorta di "oggetto architettonico" che sostiene un piano. Negli anni, tra botteghe e aziende ho visto cavalletti di ogni forma e materiale: di legno nei laboratori dei falegnami e di metallo saldato nelle carpenterie, di bronzo nelle fonderie e di bambù negli slum di Nairobi e altri ancora nella cave per sostenere il marmo e negli atelier di artisti, nelle botteghe di liutai e negli studi di architettura. Un oggetto versatile e camaleontico che si presta a mille interpretazioni ma resta sempre lo stesso: un oggetto discreto e funzionale.”
Francesco Faccin
Francesco Faccin disegna per Et al. un progetto contemporaneo ed innovativo che omaggia la tradizione ma entra in velocità nelle nuove esigenze del lavorare e dell’abitare odierno.
Il progetto è un cavalletto a tre piedi elettrificato che, in coppia, funge da supporto al piano tavolo. Il cavalletto, si chiama Harvey in onore di Harvey Hubbel, inventore della presa elettrica.
Elemento caratterizzante di Harvey è il cavalletto elettrificato a tre piedi, adatto a spazi di lavoro contemporanei come coworking e uffici che richiedono flessibilità e prevedono l'impiego di strumentazione elettronica, e alle nostre abitazioni che mai come oggi si sono riadattate per le nostre nuove esigenze.
La soluzione elettrificata, essendo inserita nel cavalletto, permette di sfruttare l’intera superficie del tavolo e di vivere l’arredo in modo flessibile nelle diverse ore del giorno. Le prese schuko e le due prese USB alimentano pc, macchine fotografiche, telefoni ma anche la macchina da caffè o il tostapane durante la pausa pranzo.